la stagione per i grandi viaggi è ancora lontana, ma già da un paio di mesi è finita quella passata e mentre si comincia a scorrazzare per i siti internet alla ricerca di informazioni mentre si cominciano a buttare le basi delle prossime mete la voglia di salire in sella mi attanaglia.
Cerco di percorrere strade alternative per trovare qualche visuale diversa ma purtroppo i prati, gli arbusti e i boschi sono colorati di tristezza, colori grigi e scuri che non esaltano l' allegria del viaggio.
Ma quando la voglia di risalire in sella diventa irrefrenabile non c'è previsione meteo che mi possa fermare, non posso passare sprecando un altro pomeriggio nelle comodità di casa e dopo una buona vestizione mi dirigo sul passo ancora coperto di neve sperando di trovare qualche altro appassionato pazzo, per scambiare due chiacchere.
Raggiunto il passo tra prati spolverizzati da un vento gelido a -4°, con gli arti infreddoliti, mi siedo nel bar del passo con una bevanda calda e fumante tra le dita e mi chiedo chi mi ha obbligato a lasciare il caldo tepore di un divano per trovarmi in quel posto, ma mentre penso alle risposte, lo sguardo attraverso la finestra, correndo lungo i pendii innevati, è là che si trova la risposta, nello spettacolo nel panorama che mi ripaga.
Piccole avventure ma che a sera me le ritrovo davanti agli occhi e dentro al cuore, mentre davanti al caminetto ascolto le previsioni meteo per i giorni a venire con le dita incrociate sperando...