Istria penisola di Croazia tra boschi e mare...
Lasciata l'autostrada alle porte di Duino, seguendo le strade che lambiscono la costa, attraversando il lungomare di Trieste con i suoi superbi palazzi, si prosegue fino al confine con la Slovenia, che con l' entrata nella Comunità Europea, conserva sul confine le vecchie guardiole di controllo abbandonate e osservando i paesaggi rimugino che una volta varcando questi confini si entrava nel famoso mondo della zona comunista con dittatori e repressione, segreti militari e guerre recenti.
Ci si ritrova ad attraversare il traffico di Capodistria e mentre cerco di divincolarmi tra le auto ai semafori mi torna in mente quando tanti anni fà in tv, dopo i canali Rai e prima dell' arrivo delle tv private si vedeva tv Capodistria, che tempi...
Un pò di attesa tra il confine sloveno e croato per il controllo delle carte d' identità e poi finalmente si comincia a godere della bellezza dell'Istria.
In posizione rialzata svetta la Cattedrale di Santa Eufemia, a cui si arriva attraverso una passeggiata che costeggia il mare o affrontando il labirinto di vicoli, la parte più antica del centro storico con piante di glicini che irradiano profumi sui passanti che salgono verso l'alto di Rovigno.
Ci troviamo a camminare tra locali caratteristici con cuscini appoggiati sui massi direttamente sul mare dove mangiare pesce e bere Malvasia e negozietti con souvenir per turisti.
Spiaggette nascoste tra le case sul mare dove gabbiani zampettano in attesa di qualche pesce da pescare o piccoli granchietti da rincorrere e becchettare.
Abbazia, Opatija in croato è chiamata la Montercarlo dell'Istria, casinò, luci, barche ancorate e una movimentata vita notturna la fanno assomigliare a Monaco, ma tra i fasti si coglie una decandeza tipica delle città dell'est.
La passeggiata tra hotel e grandi aiuole fiorite con i raggi solari che si specchiano nel mare dai colori intensi rendono l'atmosfera molto vacanziera, con turisti intenti a rosolarsi al sole o a fare un rinfrescante bagno.
Mentre mi gusto un gelato osservo le vie dove, quando cominciai a leggere e guardare le foto in bianco e nero delle corse motociclistiche, si svolgevano uno gran premi famosi e pericolosi di allora.
Non ci si aspetta di incontrare due fiordi nel Mediterraneo. Di solito per ammirare queste insenature chilometriche, bisogna andare al freddo dei paesi nordici. Invece in Istria si possono vedere queste spaccature tra i monti con l' intrusione di acqua marina.
Il Fiordo di Plomin Luka si trova sul lato dell'Istria che guarda verso Est: straziato nella visuale interna da una costruzione di una industria mineraria, ma con un acqua verde smeraldo che ci invoglia subito senza aver dubbi sul ca farsi a gettare i giubbotti di pelle e a tuffarci.
Parcheggiata la moto, ci avventuriamo come esploratori con giubbotti, zaino, teli mare e costumi, a piedi verso il mare aperto, scoprendo una graziosa spiaggia di sassolini con tanto di alberelli come ombrelloni naturali a far ombra nell' assolata giornata.
La giornata scorre tranquilla, poi come per magia in questo luogo immerso nel silenzio della natura tra farfalle dai colori sgargianti, un ospite inatteso viene a farci visita mentre ci godiamo le fresche acque con delle nuotate... un delfino curioso... che rimane in nostra compagnia per la felicità di grandi e piccini fino a tardo pomeriggio.
Decidiamo di soggiornare un paio di notti a Rabac, meta turistica più importante di tutta l'Istria. Raccolta su un'insenatura che affaccia sul Golfo del Quarnero, Rabac è conosciuta come La Perla del Quarnero, per la bellezza del paesaggio e il clima mite. Protetta dalle montagne regala quasi tutto l'anno sole, poca pioggia e temperature gradevoli, mare cristallino dove tuffarsi e godersi i panorami.
Il massimo della vacanza sarebbe avere una moto con attaccato al traino il carello con barchetta o jet-ski per poter arrivare, nel momento in cui si arriva alla fine della strada, negli angoli più nascosti attraverso il mare.
Scoprendo le strade che lasciano la zona costiera verso la parte interna dell' Istria, risalendo di quota con la moto i panorami si allargano e arrivando nel piccolo centro di Labin, scopriamo una vista meravigliosa su tutto il Golfo.
Balconi fioriti, ristorantini, gallerie d'arte e case colorate rendono Labin il luogo ideale per sfuggire dalla folla di Rabac e prendere un po' di fresco durante le sere d'estate.
Incontriamo Bale, altro piccolo borgo dove forse per la calma e per certe auto parcheggiate nei vicoli del paese sembra di ritornare negli anni '70.
Bisogna ammettere che un pò in tutta l' Istria, fuori dai centri turistici dove auto di grossa cilindrata ultimo modello sfrecciano e turisti si accalcano, in questi luoghi un pò al margine si respira quest' aria di anni passati.
Tutte le persone incrociate nel nostro cammino esplorativo si sono presentate sorridenti e socievoli, con la propensione al saluto verso il forestiero che attraversa le loro terre, ma forse da questo cartello c'è qualcuno che mette in guardia chi voglia varcare i confini di loro proprietà...
Motociclisticamente parlando, la costa est propone strada costiera, curve e panorami che la costa ovest più piatta forse non riesce ad offrire, ogni sosta si prolunga per ammirare i paesaggi e ti strappa un sorriso di stupore.
Porec, animata cittadina, graziosa e vivace, con un centro di ristorantini e negozi, con un notevole flusso turistico grazie anche ai numerosi alberghi costruiti nelle zone intorno.
Il nostro primo viaggio in moto fu in Croazia. Paesaggi indimenticabili.
RispondiElimina...non l' avevo mai presa molto in considerazione, anche se ne avevo sempre sentito parlarne bene, ma devo dire che mi ha conquistato, mare stupendo, ottimo mangiare e da non sottovalutare prezzi abbordabili e di questi tempi di crisi sono sempre ben accetti... ah dimenticavo Buon Natale in ritardo ma buon 2013 in tempo!
EliminaSpero che la tua metà si stiarimettendo in forma e se in primavera passate da Imola bussate alla mia porta, vino e fiorentine sono sempre disponibili... ciao