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giovedì 13 dicembre 2012

Istria penisola di Croazia tra boschi e mare...





Lasciata l'autostrada alle porte di Duino, seguendo le strade che lambiscono la costa, attraversando il lungomare di Trieste con i suoi superbi palazzi, si prosegue fino al confine con la Slovenia, che con l' entrata nella Comunità Europea, conserva sul confine le vecchie guardiole di controllo abbandonate e osservando i paesaggi rimugino che una volta varcando questi confini si entrava nel famoso mondo della zona comunista con dittatori e repressione, segreti militari e guerre recenti.



Ci si ritrova ad attraversare il traffico di Capodistria e mentre cerco di divincolarmi tra le auto ai semafori mi torna in mente quando tanti anni fà in tv, dopo i canali Rai  e prima dell' arrivo delle tv private si vedeva tv Capodistria, che tempi...




Un pò di attesa tra il confine sloveno e croato per il controllo delle carte d' identità e poi finalmente si comincia a godere della bellezza dell'Istria.
 
Si arriva in cerca delle immagini viste su internet, di un mare limpido e delle pinete immense che arrivano fino alle coste e su questo l'Istria non tradisce, mantenendo la promessa. Ma stupisce il suo cuore verde, come si scopre girando in moto andando da una costa all'altra.
 

Ci sono località da non perdere, punti turistici conosciuti come l'antichissima colonia romana di Pola, con il terzo anfiteatro più grande d'Europa. 
 
Arrivando e parcheggiando la moto ci si accorge subito dei colori che ci accolgono a Rovigno anche grazie a un sole che li esalta , il bianco delle pietre con cui sono lastricate le strade, il rosso dei tetti e delle facciate dei palazzi, il blu intenso del mare, il verde scuro delle pinete che costeggiano la cittadina croata.
 
In questi quattro colori e nelle loro sfumature c'è tutto lo splendore di una piccola città sospesa sul mare, intatta come quando era una colonia di Venezia.








In posizione rialzata svetta la Cattedrale di Santa Eufemia, a cui si arriva attraverso una passeggiata che costeggia il mare o affrontando il labirinto di vicoli, la parte più antica del centro storico con piante di glicini che irradiano profumi sui passanti che salgono verso l'alto di Rovigno. 

 
Ci troviamo a camminare tra locali caratteristici con cuscini appoggiati sui massi direttamente sul mare dove mangiare pesce e bere Malvasia e negozietti con souvenir per turisti.
 

 
Spiaggette nascoste tra le case sul mare dove gabbiani zampettano in attesa di qualche pesce da pescare o piccoli granchietti da rincorrere e becchettare.
 

Fino a qualche decennio fa l'Istria era italiana, di cui è rimasto molto nell'architettura, la cucina e la lingua. Per questo il viaggetto su due ruote da queste parti mi ha un pò conquistato, forse perché non è più Italia, dopo esserlo stata per secoli, forse perché è rimasta intatta, bella com'era una volta anche il nostro paese e mi sembra di ritornare a quando avevo 15/20 anni...
Semplicemente una terra magica, un pò rallentata nello stravolgimento del progresso, una zona da scoprire, da visitare. Non si scorda dopo averla scoperta, boschi verdeggianti e mare dalle chiare acque, la cucina e le persone che vi abitano, la si custodisce nel profondo del cuore tra le cose più care.


Abbazia, Opatija in croato è chiamata la Montercarlo dell'Istria, casinò, luci, barche ancorate e una movimentata vita notturna la fanno assomigliare a Monaco, ma tra i fasti si coglie una decandeza tipica delle città dell'est.








La passeggiata tra hotel e grandi aiuole fiorite con i raggi solari che si specchiano nel mare dai colori intensi rendono l'atmosfera molto vacanziera, con turisti intenti a rosolarsi al sole o a fare un rinfrescante bagno.
Mentre mi gusto un gelato osservo le vie dove, quando cominciai a leggere e guardare le foto in bianco e nero delle corse motociclistiche, si svolgevano uno gran premi famosi e pericolosi di allora.



Non ci si aspetta di incontrare due fiordi nel Mediterraneo. Di solito per ammirare queste insenature chilometriche, bisogna andare al freddo dei paesi nordici. Invece in Istria si possono vedere queste spaccature tra i monti con l' intrusione di acqua marina.
 

Questo li rendono i luoghi ideale per coltivare ostriche, cozze e spigole che si possono assaporare lungo tutta la costa Istriana. In tutti i casi seguendo le stradine che portano a contatto delle acque si finisce in un'aree di sosta in cui ci sono bar, ristoranti e venditori di olio, tartufi e souvenir locali.


Il Fiordo di Plomin Luka si trova sul lato dell'Istria che guarda verso Est: straziato nella visuale interna da una costruzione di una industria mineraria, ma con un acqua verde smeraldo che ci invoglia subito senza aver dubbi sul ca farsi a gettare i giubbotti di pelle e a tuffarci.






Parcheggiata la moto, ci avventuriamo come esploratori con giubbotti, zaino, teli mare e costumi, a piedi verso il mare aperto, scoprendo una graziosa spiaggia di sassolini con tanto di alberelli come ombrelloni naturali a far ombra nell' assolata giornata.






La giornata scorre tranquilla, poi come per magia in questo luogo immerso nel silenzio della natura tra farfalle dai colori sgargianti, un ospite inatteso viene a farci visita mentre ci godiamo le fresche acque con delle nuotate... un delfino curioso... che rimane in nostra compagnia per la felicità di grandi e piccini fino a tardo pomeriggio.





Decidiamo di soggiornare un paio di notti a Rabac, meta turistica più importante di tutta l'Istria. Raccolta su un'insenatura che affaccia sul Golfo del Quarnero, Rabac è conosciuta come La Perla del Quarnero, per la bellezza del paesaggio e il clima mite. Protetta dalle montagne regala quasi tutto l'anno sole, poca pioggia e temperature gradevoli, mare cristallino dove tuffarsi e godersi i panorami.
 

Esploriamo i dintorni e girovaghiamo molte baie, spiaggie di ciottoli, isolette e insenature, grazie anche alla comodità e libertà che lo spostarsi in moto regala, che possiede questo tratto di Istria rimasto quasi intatto nonostante l'assalto estivo dei turisti. Ogni giorno si può decidere di cambiare ambientazione e panorama per variare la giornata al mare e non mettere le radici sempre sotto lo stesso ombrellone con le stesse visuali per una settimana o più...

 
Dopo le "faticose" giornate di sole, mare e nuotate, ci si ritempra con la vita notturna nella zona del porticciolo, tra osterie sul mare immerse nel profumo di pesce, baretti all' aperto con qualche chitarrista che allieta la serata, con la luna che si riflette nelle acque calme.


 





 

Il massimo della vacanza sarebbe avere una moto con attaccato al traino il carello con barchetta o jet-ski per poter arrivare, nel momento in cui si arriva alla fine della strada, negli angoli più nascosti attraverso il mare.

Scoprendo le strade che lasciano la zona costiera verso la parte interna dell' Istria, risalendo di quota con la moto i panorami si allargano e arrivando  nel piccolo centro di Labin, scopriamo una vista meravigliosa su tutto il Golfo.

Balconi fioriti, ristorantini, gallerie d'arte e case colorate rendono Labin il luogo ideale per sfuggire dalla folla di Rabac e prendere un po' di fresco durante le sere d'estate.








Incontriamo Bale, altro piccolo borgo dove forse per la calma e per certe auto parcheggiate nei vicoli del paese sembra di ritornare negli anni '70.

Bisogna ammettere che un pò in tutta l' Istria, fuori dai centri turistici dove auto di grossa cilindrata ultimo modello sfrecciano e turisti si accalcano, in questi luoghi un pò al margine si respira quest' aria di anni passati.

 

Esploriamo Pazin borgo a ridosso di ua frattura del terreno dove un fiume sonnecchia da decenni, con il suo castello e qualche anziano sooridente che ci saluta mentre si gode i caldi raggi solari.

Tutte le persone incrociate nel nostro cammino esplorativo si sono presentate sorridenti e socievoli, con la propensione al saluto verso il forestiero che attraversa le loro terre, ma forse da questo cartello c'è qualcuno che mette in guardia chi voglia varcare i confini di loro proprietà...



Motociclisticamente parlando, la costa est propone strada costiera, curve e panorami che la costa ovest più piatta forse non riesce ad offrire, ogni sosta si prolunga per ammirare i paesaggi e ti strappa un sorriso di stupore.






 
Adagiata sulle rocce con alcune spiaggiette e una passeggiata a mare romantica, Lovran si presenta molto accogliente.
 
Bei palazzi e alberghi immersi nel verde tra glicini e fiori sono un buon biglietto da visita per invogliare l' accensione della freccia e la ricerca di un parcheggio per una fermata.









Porec, animata cittadina, graziosa e vivace, con un centro di ristorantini e negozi, con un notevole flusso turistico grazie anche ai numerosi alberghi costruiti nelle zone intorno.







 

Si passeggia tranquillamente tra viuzze e turisti, poi all' orario in cui lo stomaco comincia a reclamare, si cerca dove assaggiare qualche prelibatezza culinaria e bere un buon vinello ad un prezzo decente...
... si digerisce il tutto con la visione magica del tramonto... 

2 commenti:

  1. Il nostro primo viaggio in moto fu in Croazia. Paesaggi indimenticabili.

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    1. ...non l' avevo mai presa molto in considerazione, anche se ne avevo sempre sentito parlarne bene, ma devo dire che mi ha conquistato, mare stupendo, ottimo mangiare e da non sottovalutare prezzi abbordabili e di questi tempi di crisi sono sempre ben accetti... ah dimenticavo Buon Natale in ritardo ma buon 2013 in tempo!
      Spero che la tua metà si stiarimettendo in forma e se in primavera passate da Imola bussate alla mia porta, vino e fiorentine sono sempre disponibili... ciao

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